La nostra storia

Dal 1826, maestri del grassello di calce stagionato. La Cimmino Calce nasce nel 1826, da allora ancora oggi si tramanda l'Antica Arte della lavorazione del grassello di calce stagionato. Oggi come allora i nostri prodotti sono realizzati con maestria, esperienza e passione di famiglia che ha deciso di conservare le vecchie tradizioni, per riproporre prodotti utilizzati nel passato. La nostra esperienza nel settore delle calci, in collaborazione ad una continua ricerca scientifica, ci permette di rispondere alla più qualificate esigenze del settore Restauro, Recupero e Risanamento del Patrimonio Artistico, Architettonico dei Beni Culturali e della BioArchitettura.

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Pozzolana

Elevata disponibilità di pozzolana in sacchi di alta qualità, tra i nostri prodotti per l’edilizia e per umidità di risalita più richiesti. Insacchiamo, vagliamo e controlliamo la pozzolana, un particolare tipo di malta il cui nome deriva dal luogo in cui è stata originariamente prodotta in grande quantità e precisamente dalla città di mare Pozzuoli in Campania, utilizzato ancora oggi come materiale edile di elevata qualità. Vi sono molti tipi di malta, principalmente le più conosciute sono: Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche e le modalità di impiego, soprattutto per la realizzazione di intonaci o opere murarie con una forte esposizione interna che esterna. Malta idraulica Come dice il termine stesso, le malte idrauliche hanno nel tempo dimostrato di essere particolarmente idonee per l’utilizzo nei luoghi in cui vi è una forte presenza di umidità e/o di acqua. Le malte idrauliche sono particolarmente indicate per i lavori in muratura dove vi è la vicina presenza del mare o nelle situazioni in cui gli edifici sono stati costruiti su percorsi d’acqua sottostanti. Il tipico esempio è la costruzione di strutture edili appoggiate su palafitte. Ovviamente la malta idraulica è particolarmente indicata in tutti i luoghi in cui vi è il fenomeno dovuto all’umidità di risalita, non ultimo il suo impiego come impermeabilizzante come cisterne, acquedottisti e così via. Materiale edile vulcanico La pozzolana è composta da materiale vulcanico emesso in fase di eruzione. Composta principalmente da piroclastite sciolta, unita a sabbia, limo e materiale pomice, ve ne sono di diverso tipo, classificati a seconda del colore. Tipi di pozzolana Assume diverse colorazioni a seconda della zona in cui viene estratta, ed in particolare: Pozzolana bianca: estratta nella zona centrale appenninica, precisamente nella zona del Gran Sasso-Maiella; Pozzolana grigia: La più antica, estratta in Campania nella zona flegrea e nell’area di Pozzuoli. Presente anche in alcune cave ad Avellino e Benevento; Pozzolana nera e rossa: Indipendentemente dalla provenienza, viene identificata con questi colori la pozzolana che presenta fenomeni di umificazione tali da variarne il colore. Dove si estrae la pozzolana La pozzolana si estrae principalmente in Campania, in particolare in cave presenti nella zona dei Campi Flegrei, in parte anche nelle zone di Avellino e Benevento. Vi sono stati in passato anche altre zone in Italia ricche di materiale, ad oggi queste cave sono state dismesse sia perché ritenute poco produttive sia per la differente qualità rispetto a quella appunta della zona di Pozzuoli in Campania. Utilizzo della pozzolana nell’antichità Le qualità edili della pozzolana e la sua particolare resistenza all’acqua e all’umidità è stata sempre ben nota. Ed è per questo che lo si trova come materiale edile in molte chiese e strutture edili che hanno resistito nel tempo, molte città di mare sono state interamente costruite con questo tipo di pozzolana. Tra gli esempi più curiosi vi è ad esempio la cupola del Pantheon interamente realizzata con pozzolana, così come molte chiese hanno resistito nei millenni grazie all’utilizzo di prodotti edili a base di pozzolana. Oggi è tra i principali prodotti utilizzati per realizzare intonaco deumidificante naturale di elevata qualità. Miglior intonaco deumidificante Con il progresso tecnologico e il trattamento con nuove tecniche, hanno reso la pozzolana un prodotto essenziale nell’edilizia moderna, ed è per questo che noi della Cimmino Calce soddisfiamo le ingenti richiesti provenienti dai diversi progetti edili, potendo gestire logistica e modalità di fornitura a seconda dei cantieri edili.

Requisiti d’idoneità prestazionali della Cimmino Calce

Qualità funzionali dei nostro prodottiPer il Risanamento, Restauro e Recupero dei Beni Architettonici, Artistici e Archeologici, nel rispetto della natura per la BioArchitettura Moderna. Requisiti d’idoneità prestazionaliNaturali: Sono la migliore soluzione ecologica. Non producono né immettono nell’ambiente sostanze tossiche, nocive o odori sgradevoli. Antimuffa: L’alcalinità della calce, non consente la formazione di microrganismi viventi animali e vegetali, con presenza di muffe sulle pareti, dannose alla salute. Traspiranti e idrorepellenti: Hanno elevata permeabilità ed idrorepellenza, grazie alla loro traspirabilità risolvono definitivamente il degrado legato all’umidità, presente nelle murature esterne ed interne, di edifici sia architettonici che urbani. Ignifughi: Non sono infiammabili né incombustibili, Perchè sono prodotti composti da minerali naturali. Durabilità: Dopo la messa in opera, con il trascorrere del tempo, migliorano le loro qualità funzionali di rivestimenti protettivi. Stabilità: Non si disgregano e non subiscono mutamenti di funzionalità per dilatazioni termiche, dovute a raggi UV e per pencolamenti di acqua. Colori: I nostri rivestimenti di colore pastello, colorati con terre naturali e ossidi, conferiscono l’aspetto più idoneo all’immagine Architettonica, riproponendo esteticamente le finiture caratteristiche dei Centri Storici.

Sindrome edificio malato

Vivere in ambienti malsani non è assolutamente un toccasana per la nostra salute. Le case in cui viviamo e gli ambienti nei quali lavoriamo, questi possono provocare la cosiddetta  “sindrome da edificio malato” la “sick building syndrome”.Questa sindrome ha cause multifattoriale non è accompagnata da lesioni organiche o manifestazioni fisiche. Tra i sintomi: emicranie, stanchezza, sonnolenza, problemi respiratori, secchezza ed irritazione alla gola, arrossamenti oculari. Il ricambio di aria unito alla qualità dei materiali di costruzione delle strutture di confine ( materiali traspiranti, porosi, permeabili all’aria) è un modo intelligente di prevenire la comparsa di tali sintomi. Le cause principali dell’inquinamento domestico sono ricondotte dall’emanazione di tossine, respirate dal nostro organismo. Tali tossine provengono dai materiali utilizzati nella costruzione.Il progresso tecnologico ha ottimizzato i tempi di costruzione ma è solo da poco tempo che ci si è interessati alla possibilità che i materiali utilizzati potessero essere dannosi alla nostra salute. Ci sono delle vernici che nel tempo rilasciano delle molecole che respiriamo e che concorrono a creare dei disturbi fisici. Creare salubrità degli spazi in cui viviamo significa utilizzare prodotti ecologici, traspiranti che evitano il formarsi di condense con la conseguente formazione di muffe e batteri dannosi per la nostra salute. Noi abbiamo da sempre scelto un nuovo modo di fare edilizia. Qui da noi dal 1826 si tramanda con grande maestria l’antica arte della lavorazione del grassello di calce, utilizzando prodotti e materiali naturali per rispondere alle più qualificate esigenze in questo settore.

Il nostro ciclo produttivo: Il “grassello”

Il nostro ciclo produttivo del grassello di calce utilizzato per la nostra produzione è ottenuto dalla cottura di calcare calcico in forni continui alimentati a legna. Il calcare da noi impiegato proviene da una roccia sedimentaria di carbonato di calcio, di colore bianco omogeneo, senza venature terrose o patine di alterazione, a struttura microcristallina, esente il più possibile da carbonato di magnesio e da minerali delle argille, in quanto una concentrazione elevata di queste impurità, determinerebbe un legante aereo di qualità non idoneo per la produzione di rivestimenti di finitura murali. Il processo di trasformazione del carbonato di calcio  (CACO3) Il processo di trasformazione del carbonato di calcio  (CACO3) in ossido di calcio ha una dinamica semplice: il carbonato di calcio, per effetto della elevata temperatura tra gli 800 e 900°C perde anidride carbonica formando Ossido di Calcio denominato “calce viva”. La “calce viva” per trasformarsi in “grassello di calce” e per poter esplicare un’azione legante, viene sottoposta ad un ciclo produttivo di spegnimento con acqua pulita. Al fine di ottenere un legante aereo con elevate caratteristiche di qualità prestazionali, il grassello di calce viene lasciato stagionare per un periodo di 24 a 36 mesi. Solo dopo questo ciclo di stagionatura, il grassello di calce così ottenuto, viene utilizzato per la produzione dei nostri prodotti. Ci distinguiamo per il nostro atteggiamento naturalmente corretto nei confronti dell’ecosistema uomo-ambiente. Abbiamo fatto nostri i temi dell’abitare sano, della riqualificazione del territorio e della conversione ecologica del settore delle costruzioni. Un nuovo modo di costruire, diretto al miglioramento della qualità della vita attuale e futura attraverso il raggiungimento di un benessere mentale e fisico.Si persegue il benessere quando in una progettazione si utilizzano materiali naturali ad alta traspirabilità, idrorepellenti antimuffa ignifughi.

Consulenza e modalità di utilizzo dei nostri prodotti

Non lasciamo mai soli chi ci sceglie, fin dal primo contatto affianchiamo i nostri clienti dai nostri tecnici. La nostra lunga esperienza, la costante ricerca scientifica e l’innovazione dei nostri prodotti ci consente di consigliare le migliori soluzioni in funzione del tipo di attività da svolgere, qualunque esse siano, da un complesso restauro o una delicata attività di conservazione, una ristrutturazione di interni o un rifacimento esterno di un edificio. I prodotti della nostra azienda sono realizzati esclusivamente con materiali naturali, quali grassello di calce, alla base dei nostri intonaci e delle nostre finiture, e pozzolana naturale alla base della nostra malta idraulica. Questo ci rende tra i pochissimi produttori a fornire soluzioni con materiali di elevata qualità, ed è proprio per questo che la nostra consulenza è finalizzata all’applicazione corretta dei nostri prodotti, teniamo particolarmente alla qualità del lavoro finito, seguiamo i nostri clienti durante la fase di fornitura, preparazione e utilizzo dei nostri prodotti.

Garanzia e qualità prestazionali dei nostri prodotti

Con i nostri 200 anni di storia, abbiamo compreso fin dall’inizio l’importanza dei componenti naturali, ciò ci consente di fornire prodotti edili di elevata qualità e resistenza, dalla resa cromatica senza paragoni, ma allo stesso tempo abbiamo ottimizzato nel tempo i processi di lavorazione, rispondendo negli anni, alle crescenti esigenze dei nostri clienti, soprattutto aiutando professionisti sempre più esigenti, supportando importanti opere di ristrutturazione e conservazione grazie all’utilizzo dei nostri prodotti. Le nostre tecniche di lavorazione si basano su antichi processi, solo in questo modo nel corso degli anni, siamo riusciti ad ottenere la massima qualità, migliorando e adeguando apparecchiature utili nella produzione di elevate quantità di prodotti, rispondendo in questo modo alla crescente richiesta di un mercato sempre più esigente. Altrettando la logistica, reperibilità e conservazione dei nostri prodotti ha subito nel corso degli anni una attenta analisi, abbiamo apportano importanti miglioramenti, dai nostri fusti ben calibrati e facilmente trasportabili, fino alle forniture più cospicue ottimizzando e concordando con il cliente le modalità e i tempi di disponibilità del materiale richiesto, direttamente in cantiere. Tutto ciò, unita ad una attenta analisi e formazione sull’utilizzo delle nostre soluzioni, ha consentito alla CimminoCalce di fornire una elevata garanzia dei nostri prodotti !

Progettazione su misura

La nostra azienda nata nel 1826, tramanda da generazioni l’antica arte della lavorazione del grassello di calce stagionato, siamo profondamente convinti che la qualità dei nostri materiali non può prescindere da un loro corretto utilizzo, ed è per questo che da oltre 200 anni affianchiamo fin dall’inizio chi con maestria e professionalità ci sceglie. E’ il segreto della nostra lunga storia si basa su alcuni principi: consigliare, realizzare e testare i nostri prodotti prima del loro definitivo utilizzo, grazie anche ad una continua ricerca scientifica. Tutto ciò ci permette di rispondere alla più qualificate esigenze del settore Restauro, Recupero e Risanamento del Patrimonio Artistico, Architettonico dei Beni Culturali e della BioArchitettura. Ricerca scientifica Il grassello di calce, conosciuto per le sue particolari capacità fin dall’antichità, è ancora oggi alla base dei migliori prodotti per l’edilizia, ma le sfide di questi anni, hanno consentito di eseguire studi sempre più mirati affinché i nostri prodotti risultassero al passo con i tempi, superando ogni condizione d’uso e mostrando lunga resistenza nel tempo. Innovazione I nostri prodotti sono realizzati utilizzando innovative tecniche di produzione, questo ha consentito nel corso degli anni, un consistente aumento della produzione, mantenendo immutata negli anni la qualità. Ed è per questo che alcune lavorazioni edili oggetto di riqualificazione con i nostri prodotti, pur risalendo ad alcuni anni fa e in presenza di forte umidità e piogge hanno resistito nel tempo.

L’epidermide dell’edificio

L’epidermide dell’edificio Se proviamo a paragonare un edificio ad un corpo umano troveremo più di qualche somiglianza. Gli elementi portanti (murature, pilastri) sono assimilabili alla struttura ossea e muscolare del nostro corpo; cerniere, pendoli e incastri al pari delle nostre “giunture” (articolazioni, cartilagini) assicurano la stabilità. Gli apparati interni creano le condizioni di benessere al pari dei sistemi di termoregolazione dell’organismo e gli elementi di accesso interno/esterno simulano i nostri orifizi. Infine i materiali di protezione esterni (intonaci, pitture, rivestimenti) sono equiparabili all’epidermide umana. Tali assimilazioni non sono così estreme come potrebbe sembrare a prima vista poiché l’uomo nella realizzazione dei suoi “organismi architettonici” ha sempre cercato di imitare ciò che gli era più vicino, congeniale, osservabile e funzionale come la natura ed il proprio corpo. Soffermiamo l’attenzione, in particolare, sulla struttura delle finiture di un fabbricato paragonandola alla composizione della pelle del corpo umano: in architettura troviamo le finiture superficiali (tinteggiature, intonaci colorati, ecc), uno o più strati inferiori (rinzaffo e arriccio) ed il colore determinato da pigmentazioni naturali o artificiali; nel corpo umano troviamo la pelle costituita dal derma (superficiale), l’ipoderma sottostante che riveste le fasce muscolari  e la colorazione determinata dalla melanina. Detta affinità viene esaltata oggi sia dagli effetti dell’inquinamento atmosferico che dall’uso indiscriminato di prodotti inidonei (anche se spesso più economici e veloci da applicare). L’eccesso di CO2  crea, infatti, una patina sui rivestimenti degli edifici che, in presenza anche di strati protettivi non traspiranti, contribuisce al sovrapporsi di stati degradativi che in breve portano alla disgregazione anche dei supporti; allo stesso modo una pelle non traspirante (trattata con cosmetici inadatti) impedisce ai liquidi interni ai tessuti di circolare verso l’esterno, dando così luogo a microclimi infausti con manifestazioni patologiche (acne, tumori di pelle, necrosi,  angiomi, ecc). Per tali motivi gli architetti stanno ponendo maggiore attenzione nell’utilizzo di materiali di finitura, specie su strutture in muratura, più adatti a preservarle dal degrado in quanto favoriscono la fondamentale funzione “traspirante”, come avviene anche nel derma umano. Intonaci di cemento spesso risultano troppo poco porosi all’acqua e al vapor acqueo e troppo tendenti a creare/contenere sali al loro interno; tinte a base di resine e polimeri vari impediscono la circolazione di acqua e di vapore portando alla marcescenza della muratura, alla creazione delle muffe, e anche a tutta una serie di distacchi dei supporti stessi (c.d.: effetto “kway mentre si corre”). Mentre le strutture in c.a. tollerano qualsiasi tipo di intonaco, le strutture in muratura, avendo una maggiore porosità, necessitano di finiture che veicolino agevolmente – al pari della pelle umana –  l’aria e l’acqua in esse contenute verso l’esterno. Quante volte, soprattutto nelle zone più vicine al mare, vengono impiegati su strutture tufacee (molto porose e traspiranti) intonaci a base cementizia e successivamente finiture sintetiche sia su facciate interne che esterne con conseguenze disastrose. La presenza di sali marini interni al tufo veicolati verso l’esterno dall’acqua, se trovano barriere impermeabili e compatte le disgregano. Verso l’esterno della parete di tufo l’intonachino/tinteggiatura (= derma) comincia a “screpolarsi” mentre sul sottostante intonaco (= ipoderma) si formano efflorescenze o erosioni. Analogo fenomeno avviene verso l’interno della parete stessa con la formazione di patine biologiche/muffe o, in ambienti più caldi, con aloni giallognoli. L’acqua incamerata nelle pareti prima o poi evaporerà, ma intanto avrà contribuito alla disgregazione dell’epidermide e a sua volta altra acqua esterna troverà la strada per continuare il ciclo di degrado. In definitiva l’elevata traspirabilità di prodotti “tradizionali” (leganti a base di grassello di calce stagionato, aggregati di pozzolana naturale e pigmenti di terre naturali), al pari di una pelle sana e perfettamente ossigenata, assicurano la perfetta aereazione dei supporti sottostanti mantenendoli inalterati nel tempo così come testimoniato dalla lunga sopravvivenza di consimili materiali posti in opera in epoche remote ma tuttora in buono stato di conservazione. La presenza di acqua, sotto le sue diverse forme, costituisce quasi sempre un problema per gli elementi edilizie, in particolare, per i rivestimenti murali sintetici: granigliati, graffiati e pitture additivate con resine sintetiche, essendo queste non traspiranti. Tali rivestimenti hanno costituito la protezione piu’ usuale e meno idonea negli ultimi 35 anni, in quanto, a causa delle difficoltà di preparazione cantieristica artigianale, fu abbandonata l’antica cultura dell’utilizzo di rivestimenti minerali a base di “grassello” di calce stagionato. Gli effetti del degrado sulle pareti si manifestano prima con macchie e aloni, dovuti all’impregnazione di acqua nelle murature, veicolo di tutti i processi chimici, fisici ed organici che degrada in egual misura le facciate di Edifici Comuni, Strutture Monumentali ed Opere d’Arte. Successivamente i ripetuti cicli di impregnazione ed essiccazione dei manufatti provocano alterazioni di degrado quali: efflorescenze, fessurazioni, disgregazioni, polverizzazioni, con il relativo distacco degli intonaci e dei rivestimenti dai supporti murali. I nostri prodotti risultano essere i più idonei a risolvere i problemi legati all’umidità nelle murature, in quanto essendo a base di “grassello” di calce stagionato, offrono elevata traspirabilità ed idrorepellenza. Risultano essere gli unici ad avere quei requisiti di qualità prestazionali nel favorire la fuoriuscita dell’umidità dalle murature, risolvendo per la loro peculiarità definitivamente il problema del degrado legato all’umidità.

La BioArchitettura

La Qualità dei nostri Prodotti: Il grassello di calce Il primo utilizzo del “grassello di calce” stagionato, come legante per la preparazione di stucchi e pitture è da attribuire ai Greci. Da questi fu trasmesso ai romani, i quali ne diffusero l’uso sistematico nell’arte del costruire.  L’apporto fondamentale alla cultura dell’edificare nella produzione di superfici murali, con strati di intonaco a base di grassello di calce stagionato, fu dato da Marco Pollio Vitruvio come citato nel “De Architectura” e da Plinio Gaio Secondo detto “il Vecchio” autore della celebre “Storia Naturale”. Nel Settecento vengono introdotte significative novità nella tecnologia di produzione del “grassello” di calce stagionato, a seguito del delinearsi di una nuova immagine della Scienza e di una netta rottura con gli schemi del passato. Tale salutare risveglio del pensiero non mancò di produrre grandi rilevanze sia in campo produttivo che applicativo del “grassello” di calce stagionato, per la realizzazione di intonaci e rivestimenti di finitura protettivi. Quindi, possiamo oggi tranquillamente affermare che la scoperta e l’impiego del “grassello” di calce, risulta essere il primo in ordine di tempo fra i leganti propriamente detti e appartiene sicuramente al patrimonio culturale più antico dell’Umanità. Tale affermazione trova puntuale riscontro nella ricostruzione dello sviluppo ed evoluzione dei materiali leganti e nella sequenza dei periodi storici che li hanno caratterizzati. Il nostro ciclo produttivo Il “grassello”

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